Il nostro cervello impiega un tempo brevissimo per capire se la persona con la quale stiamo conversando dice una bugia. Lo ha stabilito uno studio condotto dall’università di Milano-Bicocca in collaborazione con Cnr, università di Parma e università della California a San Diego e pubblicato su Plos One.
Nella corteccia orbito-frontale ventromediale del cervello risiede il centro in cui avviene il processo nervoso che è in grado di mettere a confronto l’espressione o l’atteggiamento fisico di una persona con lo stato d’animo che dovrebbe esprimere.
I ricercatori hanno chiesto ad alcuni studenti universitari di osservare un certo numero di fotografie nelle quali attori erano ritratti mentre mimavano differenti stati d’animo; le immagini erano accompagnate da descrizioni verbali dell’emozione interpretata.
Durante il test, i ragazzi sono stati sottoposti a una tomografia elettromagnetica a bassa risoluzione per misurare l’attività cerebrale. Il procedimento ha permesso di scoprire che al nostro cervello bastano solo 300 millisecondi per riconoscere l’incongruenza tra il linguaggio del corpo e lo stato d’animo che dovrebbe essere espresso, semplicemente perché, l’organo, richiama le sensazioni del nostro vissuto, quelle legate ai ricordi e alle memorie affettive più remote.
Un meccanismo mentale che, evidentemente, se percepito in modo corretto ci permette di smascherare i bugiardi.
dallaterrallaluna
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