Milite Ignoto, il Centenario del simbolo di un’Italia sofferente

Il 4 novembre 1921, fu inumata, al Vittoriano di Roma, la salma del Milite Ignoto. Quel giorno, all’Altare della Patria, l’Italia intera, dopo anni tumultuosi, si riconosceva unita nel dolore per quell’olocausto di gioventù che era stata la Grande guerra, costata 650mila morti.

Il compito di individuare un Fante senza nome fu affidato a Maria Maddalena Bergamas, una madre friulana che non aveva visto il ritorno dal fronte del figlio, disperso, Antonio Bergamas (nato a Gradisca d’Isonzo, Austria-Ungheria, nel 1891), sottotenente irredento del Regio Esercito, arruolato come Antonio Bontempelli. Il giovane ufficiale del 137° Reggimento fanteria della Brigata Barletta era caduto in combattimento nel giugno 1916 sul Monte Cimone di Tonezza, nelle Prealpi venete, durante le operazioni connesse con la Strafexpedition scatenata dagli austroungarici.

Maria Maddalena Bergamas, il 28 ottobre 1921, nella Basilica di Aquileia, posta di fronte a undici bare, tutte uguali e allineate, recanti i resti di caduti sconosciuti provenienti da cimiteri localizzati nelle zone dei principali campi di battaglia, si accasciò davanti alla decima, compiendo la sua scelta.

Il lento viaggio verso Roma del treno con il feretro, durato quattro giorni, suscitò una solenne manifestazione di pietas collettiva; milioni di persone commosse si assieparono lungo il percorso, inginocchiandosi al passaggio del convoglio, che fu ricoperto di fiori.

La cerimonia di tumulazione del Milite Ignoto, alla presenza delle più alte cariche dello Stato e delle bandiere di guerra dei reparti reduci dal fronte, fu interpretata come l’occasione per una pacificazione tra gli italiani di tutte le fazioni che le ragioni della guerra avevano generato.

Ma quel momento di riconciliazione fu di breve durata, perché la violenza politica continuò a diffondersi, sancendo il definitivo fallimento di una classe dirigente dimostratasi incapace di riunire il Paese attorno a un ideale di sacrificio e di memoria realmente condivisa.

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